Intervento della protesi dell’anca
Dottor Gaël Poirée
Prima di tutto necessita un bilancio preoperatorio che viene prescritto e che comporta una consultazione presso il cardiologo, una visita presso l’anestesista che interverrà il giorno dell’operazione, un prelievo sanguigno, un’analisi delle urine ed un bilancio dentario (per eliminare un’eventuale infezione sconosciuta)
L’intervento si svolge in una sala iperassettica (sotto flusso laminare) sotto anestesia generale ma si puo’ anche fare con rachianestesia. Dura all’incirca un’ora e si pratica prima per via anatomica mini invasiva il chè, minimizza il sanguinamento e rende le trasfusioni sanguigne eccezionali.
La cicatrice misura dai 6 agl’8 centimentri al livello della chiappa. Nessun drenaggio viene posto dopo l’intervento.
Si tratta di un intervento mini invasivo con rispetto dei muscoli ; il chè permette di alzarsi subito dopo il ritorno in camera e di camminare (generalmente due ore dopo)
Il dolore viene perfettamente gestito con antalgici orali e grazie ad un’infiltrazione della zona operata, fatta prima di richiudere la piaga.
Se le condizioni di una chirurgia ambulatoria vengono soddisfatte, il rientro a domicilio si puo fare la sera stessa. Si puo camminare rapidamente senza canne (generalmente dopo qualche giorno con le canne per precauzione). Se no, il ricovero non dura più di 48 ore. La medicazione con benda sterile non viene toccata per due settimane (meno si tocca una benda, meglio è) poi, un’infermiera potrà intervenire per togliere i fili a domicilio, il quindicesimo giorno.
Il centro di reeducazione non è necessario (infatti si è sempre meglio sistemati a casa), tranne in caso di isolamento geografico, di condizioni locali difficili o se si vive da soli. La reeducazione è sommaria e consiste sopratutto nel camminare e nel rinforzare la stabilità.
La guida automobilistica viene autorizzata entro tre settimane ed un mese. La durata del riposo dipende dal tipo di lavoro occupato (da 1 a tre mesi in media)
Lo sport puo’ essere ripreso entro un mese (bicicletta, nuoto) e tre mesi. Gli sport con alto rischio di caduta vengono tuttavia, sconsigliati (rischio di frattura del femore sotto la protesi) senza essere completamente proibiti.